Page 25 - Giovanni Chieco - L’armonizzazione soft del diritto privato e commerciale: dai Doing Business Reports al B-Ready
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IANUS n. 29-2024 ISSN 1974-9805
aggregazione dei dati, nonché di sviluppo delle classifiche (par. 9). Infine, sarà
oggetto di analisi la disciplina predisposta dalla Banca per minimizzare i rischi
di manipolazioni di dati e di influenze interne od esterne sul Progetto (par.
10). Il filo conduttore tra i vari argomenti affrontati sarà la volontà di chiarire
se i B-Ready si pongano in continuità o no con i DB e, soprattutto, di
determinare se gli accorgimenti posti in essere dai primi al fine di superare gli
inconvenienti che hanno caratterizzato la vita dei secondi siano sufficienti alla
bisogna, in attesa che l’attuazione pratica del Progetto dia apertamente
risposta a tali punti.
Entrando nel merito degli obiettivi connotanti il B-Ready, si nota
immediatamente la perfetta continuità fra questo e i DB: il B-Ready costituisce
la «new corporate flagship» del WB Group per la misurazione quantitativa della
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qualità ed efficienza delle infrastrutture economico-giuridiche per lo sviluppo
del settore privato. Le informazioni ottenute da tali misurazioni sono dirette
esplicitamente a: fornire dati, liberamente utilizzabili, capaci di supportare la
ricerca in materia di regolazione del commercio, crescita economica, e
rapporto tra la prima e la seconda; favorire l’adozione di riforme da parte degli
Stati, offrendo anche la base per specifiche attività di consulenza; verificare
con precisione quali economie sono avanzate, e quali no, rispetto all’adesione
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alle good practices consigliate . Si nota, tuttavia, una differenza, rispetto ai DB,
nella definizione del destinatario privilegiato dei benefici asseritamente
prodotti dalle misurazioni, dalle classifiche, dalle riforme e dalle best practices
oggetto di diffusione: il focus difatti non è più la singola impresa, bensì l’intero
settore privato .
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La scelta di tale oggetto di studio e di un siffatto ambito di intervento è
motivata dalla volontà di valutare il contesto giuridico non solo dal punto di
vista della singola impresa che si trovi a operare all’interno dello stesso,
avendo riguardo alla facilità con cui quest’ultima ha agio nel fare affari, ma
anche nella prospettiva del settore privato nella sua interezza, prestando
particolare attenzione alla capacità dell’ambiente normativo di sostenerne lo
sviluppo. Tale nuova angolazione permetterebbe di esaminare sia gli oneri e i
costi normativi gravanti sulle imprese, che la qualità del quadro regolatorio e
dei servizi pubblici funzionali all’intero ciclo di vita delle imprese, in modo da
fornire una visione più ampia sul ruolo degli Stati nella creazione di un
ambiente imprenditoriale favorevole di cui beneficia il settore privato .
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78 Vedasi WORLD BANK, Business Ready – Manual and Guide, 6.
79 Ibid.; WORLD BANK, Business Enabling Environment – Concept Note, 3. I riferimenti al “Business
Enabling Environment – Concept Note” sono motivati dal fatto che il Methodological Handbook richiama
proprio la Concept Note affermando che «[t]he project’s Concept Note (…) describes the consultation process;
presents the fundamental objectives and approach of the project; introduces a preliminary set of indicators; and
presents a project implementation plan». Vedasi WORLD BANK, Business Ready-Methodology Handbook, 3.
80 WORLD BANK, Business Ready – Manual and Guide, 6.
81 WORLD BANK, Business Enabling Environment – Concept Note, 5.
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