Page 40 - IANUS Diritto e finanza - Rivista semestrale di studi giuridici - N. 29 - giugno 2024 - Il diritto alla sostenibilità: strumenti giuridici della transizione ecologica
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FRANCESCA DEGL’INNOCENTI





               1. Dalla responsabilità sociale d’impresa alle nuove forme di regulation delle
                  filiere produttive. Ragioni e prospettive

                  La percezione pubblica del ruolo dell’impresa nella società è mutata da tempo
               in relazione ai maggiori rischi ai quali diritti e beni, particolarmente meritevoli di
               tutela  per  l’ordinamento  giuridico,  rimangono  esposti.  Originariamente  la
               strategia politica delle istituzioni europee è limitata alla creazione di un contesto
               più propizio per una crescita sostenibile ed inclusiva e l’attenzione da parte delle
               imprese alle esigenze di interessi, anche diffusi, diversi da quelli dei soci assume i
               connotati di una “integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle
               preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro
               rapporti con le parti interessate” (libro verde dalla Commissione europea del 18
               luglio 2001); concetto successivamente rivisitato e declinato, alla luce delle nuove
               linee programmatiche delle istituzione europee, nei termini di una “responsabilità
               delle imprese per il loro impatto sulla società” (comunicazione del 25 ottobre del
               2011 della  Commissione europea), pur  sempre connotata in  senso “etico” o
               “sociale”, più che giuridico, o comunque per lo più non soggetta a prescrizioni
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               cogenti.  In tale prospettiva, la condotta socialmente responsabile è quella che,
               senza  limitarsi  a  soddisfare  obblighi  di  natura  giuridica  e  senza  mettere in
               discussione lo scopo lucrativo dell’impresa, si spinge ad investire nel capitale
               umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate anche al di là e
               oltre i vincoli posti dall’ordinamento.
                  Un approccio quest’ultimo, fondato su leve prevalentemente reputazionali,
               che progressivamente ha mostrato la propria inadeguatezza a garantire, da solo,
               la realizzazione degli obiettivi volti ad assicurare il c.d. sviluppo sostenibile, come
               delineati in particolar modo nel 2015 dall’Agenda Onu 2030 e nel 2019 dal Green
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               Deal europeo . Si è, infatti, innescato un paradigma evolutivo inverso rispetto a
               quello che ha caratterizzato le precedenti decadi, ove la diffusione di impegni etici
               su  base  volontaria,  anche  al  di  là  delle  prescrizioni  normative  e  dietro  la
               sollecitazione di  organismi  internazionali,  si  pone per  lo  più  in  connessione
               all’arretramento  del  diritto  e  del  potere  di  controllo  da  parte  delle  autorità
               pubbliche dei rapporti economici, rispetto ad un mondo sempre più globalizzato
               che sfugge alla regolazione e alla giurisdizione dei singoli Stati .
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                  1   Sull’evoluzione della responsabilità  sociale  d’impresa,  la  letteratura è  sconfinata; cfr.,  ex
               pluribus, LIBERTINI,  Economia sociale di mercato  e responsabilità sociale dell’impresa, in ODC, 3, 2013, 1
               ss.; CONTE (a cura di), La responsabilità sociale dell’impresa, Roma-Bari, Laterza, 2008.
                  2  LIBERTINI,  Gestione  “sostenibile”  delle imprese  e limiti alla discrezionalità imprenditoriale,  in Contr.
               impr.,  2023,  I,  73  ss. Per  una sollecitazione all’integrazione, per  via legislativa,  della CSR nella
               governance  delle  imprese,  in  epoca  più  risalente,  già  GALLINO,  L’impresa  irresponsabile,  Torino,
               Einaudi, 2005.
                  3  Si interroga sulla crisi della statualità e sui suoi effetti CAFAGGI, Crisi della statualità, pluralismo
               e modelli di autoregolamentazione,  in Pol. dir., 2001, 543 ss. Con riferimento alle fonti ordinamentali e
               sovraordinamentali della transizione ecologica, cfr. BUONFRATE-URICCHIO (a cura di), Trattato breve
               di diritto dello sviluppo sostenibile,  Milano, WKI Cedam, 2023.

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