Page 16 - Maria Elena Salerno - Sostenibilità e innovazione: come la regolamentazione sulla finanza sostenibile può supportare la crescita dell'economia contemporanea
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IANUS n. 27-2023                       ISSN 1974-9805





               delle stesse, nel rispetto di prassi di buona governance, senza elevarsi allo standard
               di investimento sostenibile. In aggiunta, stante la previsione di cui all’art. 6, il
               SFDR considera una terza categoria di prodotti di investimento che si pone come
               residuale rispetto alle prime due. Si tratta di quei prodotti di investimento che
               tengono  conto  dei  probabili  impatti  dei  rischi  di  sostenibilità  sul  relativo
               rendimento, laddove rilevanti.
                  Ad una, seppur parziale (si considerano solo le attività conformi all’obiettivo
               ambientale),  puntualizzazione  della  nozione  di  investimento  sostenibile
               contribuisce la Green Taxomy Regulation che, soprattutto per arginare il fenomeno
               del green washing, prevede l’istituzione di un sistema di classificazione unificato
               per  le  attività  ecosostenibili,  onde  assicurare  una  chiara  ed  inequivocabile
               informativa  in  merito  agli  investimenti  che  le  finanziano .  Nello  specifico,  il
                                                                      43
               Regolamento Tassonomia, entrato in vigore il 12 luglio 2020, detta le linee guida
               per  la  delimitazione  del  genus  delle  «attività  ecosostenibili»  (cioè  quelle  che
               perseguono obiettivi ambientali), affidando agli atti delegati della Commissione
               Europea il compito di qualificare le particolari species di attività in funzione dei
               diversi  obiettivi  ambientali  fissati  dalla  normativa  primaria  e  quantificarne  i
               diversi livelli di sostenibilità . A tal fine, la Green Taxonomy Regulation individua
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               in  via  preliminare  sei  obiettivi  ambientali  (la  mitigazione  dei  cambiamenti
               climatici, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’uso sostenibile e la protezione
               delle acque e delle risorse marine, la transizione verso un’economia circolare, la
               prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, la protezione e il ripristino della
               biodiversità  e  degli  ecosistemi)  e,  successivamente,  i  criteri  in  base  ai  quali
               un’attività economica possa qualificarsi come «ecosostenibile» in relazione agli
               obiettivi  indicati.  Tale  qualificazione  si  basa  sul  concetto  di  «contributo
               sostanziale»  non  marginale  (al  raggiungimento  di  uno  o  più  degli  obiettivi
               ambientali) e sul principio del «non arrecare un danno significativo» (a nessun
               obiettivo ambientale). La specificazione di tali criteri ha un contenuto di massima
               indicato nel Regolamento (artt. 10 ss.), ma la definizione del dettaglio è rimessa
               agli  atti  delegati  della  Commissione  Europea  a  cui  spetta,  dunque,
               l’individuazione  di  parametri  univoci  ai  fini  dell’inquadramento  di  un’attività
               nella categoria di quelle sostenibili sotto il profilo ambientale .
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                  43   Anche  la  tassonomia  delle  attività  “ecosostenibili”  è  uno  strumento  di  trasparenza,  che
               introduce  obblighi  di  informativa  per  (oltre  ad  emittenti  e  imprese)  i  partecipanti  ai  mercati
               finanziari (tra cui rientrano gli enti creditizi e le imprese di investimento che prestano il servizio di
               gestione di portafogli) in relazione a prodotti finanziari o obbligazioni societarie resi disponibili
               come ecosostenibili oppure che mettono a disposizione prodotti finanziari. In sostanza, si impone
               a tali soggetti di integrare le informazioni fornite ai sensi del SFDR con l’indicazione della quota
               delle loro attività in linea con la tassonomia.
                  44  Nello svolgimento di tale compito normativo la Commissione è supportata dall’International
               Platform on Sustainable Finance, un ente permanente, istituito nell’ottobre 2019, che sostituisce il
               Technical Expert Group on Sustainable Finance nelle procedure di aggiornamento della tassonomia.
                  45   La  Commissione  Europea,  al  momento,  è  intervenuta  con  il  Regolamento  delegato
                                                                                        45
               2021/2139 del 4 giugno 2021 compreso nel pacchetto per la finanza sostenibile del 21 aprile 2021 ,
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