Page 12 - Maria Elena Salerno - Sostenibilità e innovazione: come la regolamentazione sulla finanza sostenibile può supportare la crescita dell'economia contemporanea
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IANUS n. 27-2023 ISSN 1974-9805
assicurazioni e fondi pensione (che hanno a disposizione il TFR dei lavoratori,
come ci insegna l’esperienza USA), oltre alle imprese di venture capital e di private
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equity, ma anche di grandi azionisti privati . In sostanza, tutti quelli indicati sono
operatori che, grazie alla diponibilità di risorse pazienti e ad una visione di lungo
periodo, indotta anche da un più attivo intervento nella gestione e soprattutto nel
monitoraggio dell’impresa finanziata, alla distribuzione degli utili da parte dei
managers preferiscono l’impiego di tali utili nell’azienda per supportare la
realizzazione di “idee” nella prospettiva di un aumento del valore nel lungo
periodo dell’impresa e, quindi, della propria partecipazione. Senza contare che i
fondi, avendo interessenze in tutta l’industria, non avrebbero problemi a
finanziare progetti di cui potrebbero avvantaggiarsi altre imprese. Per alcuni
settori, come l’energia, si potrebbe pensare anche all’intervento dei governi
nell’ambito del mercato dei capitali attraverso lo strumento dei fondi sovrani.
Perché ciò accada servono riforme destinate ad allineare i mercati finanziari ai
bisogni dell’economia dell’innovazione, mettendo a punto le condizioni che, da un
lato, favoriscano lo sviluppo del mercato azionario nei paesi in cui questo è ancora
sottodimensionato e, dall’altro, assicurino che tale sviluppo proceda nella direzione
del supporto alla raccolta di capitale paziente e coinvolto, al fine di superare i
problemi derivanti dall’eccessivo orientamento a breve termine (short termism) di cui
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i mercati finanziari sono spesso accusati . Evidenze empiriche mostrano che
l’aumento della produttività delle imprese derivante dallo sviluppo del mercato
azionario è maggiore nei settori ad elevata intensità di intangibili. Atteso che un
ostacolo allo sviluppo del mercato azionario in molti paesi del G20 è rappresentato
dalla presenza di un sistema fiscale favorevole (in ragione della deducibilità degli
interessi) al finanziamento tramite capitale di debito rispetto al finanziamento
azionario , la distorsione fiscale che ne deriva andrebbe rimossa incidendo la stessa
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sulle scelte di finanziamento delle imprese. Nella medesima prospettiva dovrebbero
essere fronteggiate altre cause dell’esistenza di mercati azionari sottosviluppati,
quali: i bassi livelli di volume di negoziazione e di liquidità, la scarsa
alfabetizzazione finanziaria e, con riferimento ai paesi europei, la persistente
segmentazione nazionale dei mercati che i progressi nell’attuazione dell’agenda alla
base della costruzione della Capital Market Union dovrebbero contribuire a superare.
Al di là della rimozione degli elementi alla base dello scarso sviluppo del
mercato dei capitali, per il finanziamento dei beni intangibili bisognerebbe adottare
misure che agiscano sul potenziale degli investitori a lungo termine e che facilitino
l’accesso al mercato azionario delle piccole e medie imprese. Le caratteristiche degli
27 Cfr. AGHION et al., Innovation and Institutional Ownership, inAm. Econ. Rev., n. 103, 2013, 277 ss.
28 Per es. i manager tagliano i costi in ricerca e sviluppo per aumentare i profitti a vantaggio degli
azionisti o proprio nel momento di maturazione dei diritti di opzione oppure i costi di formazione
di personale specializzato di cui potrebbero avvantaggiarsi altre imprese. Cfr. HASKEL - WESTLAKE,
Restarting the Future, 161 s.
29 Cfr. DEMMOU et al., Productivity growth and finance.
30 Cfr. HASKEL - S. WESTLAKE, Restarting the Future, 150.
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