Page 126 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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KLAUS BOSSELMAN





               nazionali,  note  come  beni  comuni  globali.  In  sostanza,  il  punto  focale
               dell’amministrazione  dei  beni  comuni  globali  -  come  le  regioni  polari,  gli
               oceani,  l’atmosfera  e  lo  spazio  esterno  -  deve  spostarsi  dalla  soddisfazione
               degli  interessi  degli  Stati,  spesso  egoistici  e  conflittuali,  all’interesse  per  la
               Terra intesa nel suo insieme.
                  Le origini dell'ipotesi di un’amministrazione fiduciaria della Terra possono
               essere ricondotte alla concezione del giudice Christopher Weeramantry, ex
               vicepresidente della Corte internazionale di giustizia. Nel suo parere separato
               nel caso  Gabcikovo-Nagymaros risolto nel 1997 dalla Corte internazionale di
               giustizia,  egli  ha  descritto  “il  principio  di  amministrazione  fiduciaria  delle
               risorse terrestri” come il “primo principio del moderno diritto ambientale” .
                                                                                        11
               Nell’opinione di Weeramantry, il concetto di amministrazione fiduciaria è,
               come  esempio  vivente,  radicato  nelle  pratiche  agricole  tradizionali  rispetto
               alla terra e ai sistemi di irrigazione. L’amministrazione fiduciaria è in sintonia
               con la visione del mondo delle popolazioni indigene e con gli insegnamenti
                                                                       12
               delle religioni del mondo, nonché con le filosofie secolari .
                  Il concetto di amministrazione fiduciaria della Terra richiede il passaggio da
               una  governance  centrata  sullo  stato  a  una  governance  multi-partecipativa.  Il
               cambiamento  coinvolge  gli  Stati,  ma  non  esclusivamente.  Il  nuovo  approccio
               enfatizza il ruolo del cittadino piuttosto che dello stato-nazione come fonte di
               governance.  In  una  democrazia,  il  governo  è  autorizzato  dai  cittadini  ed  è
               responsabile nei loro confronti. È appropriato, quindi, considerare i governi come
               fiduciari che agiscono per conto dei loro cittadini, il cui benessere dipende dal
               benessere di tutte le persone e del pianeta. Ciò richiede processi transnazionali di
               formazione della volontà collettiva, almeno potenzialmente. Per questo motivo,
               i  governi  devono  preoccuparsi  delle  aree  al  di  fuori  della  loro  giurisdizione
               nazionale, cioè dei beni comuni globali.


               2. Beni comuni globali e diritto internazionale

                  Un  esempio  importante  di  beni  comuni  globali  è  l’atmosfera.  Infatti,
               l’atmosfera appartiene a tutti gli esseri viventi, compresi gli esseri umani, poiché
               l’esistenza di tali esseri dipende da un sistema climatico relativamente stabile. Il
               problema è che attualmente l’atmosfera viene trattata come una risorsa ad accesso
               libero senza alcuno status giuridico specifico; essa è considerata ius nullius, ossia


                  11  WEERAMANTRY, Gabcikovo-Nagymoros Project: Separate Opinion of Vice-President Weeramantry.
               Retrieved  from:  https://jusmundi.com/en/document/opinion/en-gabcikovo-nagymaros-project-
               hungary-slovakia-separate-opinion-of-vice-president-weeramantry-thursday25th-  september-1997
               (ultimo accesso 26 gennaio 2022), 105
                  12  CHAKRABARTY, Gandhi’s doctrine of trusteeship. Nabakrushna Choudhury Centre for Development
               Studies, Working Paper No. 67, 2017


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