Page 134 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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KLAUS BOSSELMAN





                  Anche se potremmo essere tutti d’accordo sul fatto che un governo abbia obblighi
               fiduciari, apparentemente non è possibile stabilire un precedente di amministrazione
               fiduciaria statale per l’ambiente . Tuttavia, ciò potrebbe essere dovuto alla mancata
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               valutazione che, in passato, i diritti e gli obblighi erano strettamente correlati. Per
               esempio, i “commons” inglesi o gli “Allmende” tedeschi erano sistemi di governance
               basati sulla proprietà comune. Gli stati o i principati locali esercitavano i loro poteri
               in modo da garantire l’accesso dei cittadini alla terra e alle risorse naturali. Spesso si
               dimentica, ad esempio, che la Magna Carta del 1215 fu affiancata dalla Carta de
               Foresta del 1217 nel tentativo di limitare lo sfruttamento delle foreste da parte del re
               dell'epoca. La Carta della Foresta prevedeva il diritto di accesso comune alle terre
               private (reali). Alcune delle sue clausole rimasero in vigore fino al 1970 .
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                  Per secoli, le responsabilità di amministrazione fiduciaria dei beni comuni naturali
               hanno fatto parte dei modelli di vita in tutto il mondo. Il capitalismo moderno ha
               radicalmente cambiato le cose, convertendo i beni comuni in materie prime (“risorse
               naturali”). Nel corso del suo sviluppo  - e ora  senza restrizioni - il capitalismo, i
               governi  e  le  imprese  hanno  prestato  poca  attenzione  alla  salvaguardia  dei  cicli
               naturali e dell’integrità ecologica. Tuttavia, essendo conferita alle persone stesse, la
               sovranità pubblica deve proteggere il bene comune.


               5. Definizione di un’amministrazione fiduciaria della Terra

                  Secondo il diritto internazionale, la sovranità statale include responsabilità di
               amministrazione  fiduciaria  per  le  risorse  comuni ,  ma  queste  non  sono  ben
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               definite  e  sono  in  gran  parte  soggette  ad  accordi  specifici  nei  Trattati
               internazionali.
                  Esiste  un  obbligo  generale  da  parte  degli  stati-nazione  di  cooperare  per
               proteggere  l’integrità  del  sistema  ecologico  della  Terra.  Più  di  25  accordi
               internazionali di soft e hard law contengono riferimenti specifici a tale obbligo. Il
               primo di questi accordi è stata la Convenzione sulla conservazione delle risorse
               marine viventi antartiche adottata nel 1980, che riconosceva nel suo preambolo
               l’importanza di «proteggere l’integrità dell’ecosistema dei mari che circondano
               l’Antartide».  Un  altro  esempio  è  il  preambolo  della  Dichiarazione  di  Rio
               sull’ambiente  e  lo  sviluppo  del  1992  (Dichiarazione  di  Rio),  che  invita  a
               «promuovere  accordi  internazionali  che  rispettino  gli  interessi  di  tutti  e
               proteggano  l’integrità  del  sistema  ambientale  e  di  sviluppo  globale».  Nello
               specifico,  il  Principio  7  della  Dichiarazione  di  Rio  stabilisce  che  «gli  Stati

                  33   BOSSELMANN,  Earth  governance:  Trusteeship  of  the  global  commons,  op.  cit.,  155–197;
               BOSSELMANN, Principle of sustainability: Transforming law and governance, op. cit., 145–174
                  34  ROBINSON, e charter of the forest: Evolving human rights in nature, 2014
                  35 SAND, Sovereignty bounded: Public trusteeship for common pool resources?, in Global Environmental
               Politics, 4(1), 2014, 47–71


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