Page 137 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023 ISSN 1974-9805
giustizia». Questo principio democratico è particolarmente importante in
relazione all'ambiente, poiché è una questione che riguarda tutti e spesso
soprattutto coloro che hanno meno potere.
Il concetto di giustizia riparativa ambientale o della Terra dimostra
chiaramente l’importanza di un’istituzione come un WEO. Abbiamo bisogno di
un forum veramente democratico in cui la voce di coloro che prima non avevano
voce - l’ambiente globale e le persone e le culture prive di diritti civili - possa essere
ascoltata. La creazione di una WEO nell’attuale momento di neoliberismo e
capitalismo globale può sembrare impossibile da immaginare. Tuttavia, poiché
siamo entrati nell’Antropocene, un organismo globale di questo tipo potrebbe
aiutare a rassicurare le persone in tutto il mondo, in particolare i giovani, che il
cambiamento è possibile. Per citare ancora la Carta della Terra, «la scelta è nostra:
formare una partnership globale per prenderci cura della Terra e degli altri o
rischiare la distruzione di noi stessi e della diversità della vita. Sono necessari
cambiamenti fondamentali nei nostri valori, nelle nostre istituzioni e nel nostro
modo di vivere. Dobbiamo renderci conto che una volta soddisfatti i bisogni
primari, lo sviluppo umano consiste principalmente nell’essere di più, non
nell’avere di più. Abbiamo le conoscenze e la tecnologia per provvedere a tutti e
ridurre il nostro impatto sull’ambiente. L’emergere di una società civile globale
sta creando nuove opportunità per costruire un mondo democratico e umano. Le
nostre sfide ambientali, economiche, politiche, sociali e spirituali sono
interconnesse e insieme possiamo creare soluzioni inclusive».
6. Conclusioni
La governance globale dei beni comuni rivoluziona la regola tradizionale
secondo cui il diritto internazionale e la governance finiscono dove iniziano i
confini nazionali. La dicotomia tra diritto nazionale e diritto internazionale sfida
la realtà naturale ed è controproducente per un’autentica governance globale.
Pertanto, gli stati devono distinguere gli aspetti ecologici transnazionali dal
concetto di sovranità territoriale esclusiva e in questo modo assumersi gli obblighi
globali nel significato e nella portata della sovranità statale. Gli stati devono,
quindi, accettare l’amministrazione fiduciaria ambientale limitando la sovranità
territoriale all’uso e all’impatto ambientale che riguarda il proprio territorio .
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Questa interpretazione giuridica eliminerebbe l’attuale paradosso: invece di porre
limiti alla protezione ambientale da parte della sovranità statale, sarebbe la
protezione ambientale a fissare i limiti alla sovranità statale. Questa sembra essere
la soluzione al problema fondamentale dell’attuale sistema di governance globale
per il diritto internazionale, ossia limitare l’interesse egoistico degli Stati tenendo
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BOSSELMANN, Environmental governance: A new approach to territorial sovereignty, in GOLDSTEIN
(Ed.), Environmental ethics and law, Burlington: Ashgate Publishing, 2004, 293-313
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