Page 168 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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ALESSANDRO PELIZZON
3. I limiti della personalità giuridica
La ragione del passaggio dell’analisi dai diritti ai titolari dei diritti, che forse è
intuitivamente inevitabile, è opportunamente colta da O'Donnell e altri, che
fanno riferimento alla creazione (o al riconoscimento) di “diritti all’esistenza”
della Natura in generale, come il diritto di una specie di esistere o il diritto di un
ecosistema al proprio funzionamento. Mentre questo ha immediatamente
catturato l’immaginazione giuridica di avvocati e attivisti in diverse giurisdizioni,
la loro applicazione si è dimostrata complessa, dal momento che non è sempre
chiaro quando (o se) un’azione legale sia possibile, o quali rimedi giurisdizionali
si possano applicare. Non sorprende quindi che questi diritti si siano cristallizzati
attorno al riconoscimento di particolari entità naturali quali persone giuridiche,
poiché la personalità giuridica si articola come la sede ultima dei diritti e degli
obblighi e individua così un soggetto specifico che può tentare di risolvere
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l'incertezza precedente.
Il tentativo di identificare più chiaramente il soggetto naturale dei nuovi diritti
ambientali ha implicazioni sull’azione a tutela del clima e dell’ambiente,
estendendo il gruppo di attori e ricorrenti in questioni ambientali e climatiche.
Il riconoscimento della personalità giuridica per le persone fisiche, tuttavia, ha
presto suscitato di per sé una serie di questioni complesse, dimostrando che
l’incertezza summenzionata non poteva essere pienamente risolta attraverso la
mera individuazione di un soggetto giuridico dei diritti della Natura nella forma
di una persona giuridica. Non molto tempo dopo che Sharma J dell’Alta Corte
dell’Uttarakhand descrisse i fiumi Gange e Yumuna con diverse espressioni,
come “juristic entities”, “juridical persons”, “juristic persons”, “legal persons/living
persons”, e, “juristic/legal persons/living entities having the status of a legal person with all
corresponding rights, duties and liabilities of a living person” , la Corte Suprema dell’India
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ha rovesciato questa sentenza a seguito di appello . La Corte temeva che,
riconoscendo la personalità giuridica al fiume, avrebbe comportato l’estensione
ad esso dei relativi “doveri e responsabilità”. Ciò sarebbe stato difficile da rendere
effettivo in giudizio dal momento che la possibilità stessa di far rispettare tali
doveri e responsabilità avrebbe dato luogo a una pletora di domande, come, per
esempio, se fosse possibile denunciare un fiume per esondazione. E anche
assumendo tale possibilità, che tipo di riparazione ci si potrebbe mai aspettare, e
32 O'DONNELL-POELINA-PELIZZON-CLARK, Stop Burying the Lede: The Essential Role of Indigenous Law(s)
in Creating Rights of Nature, 6. In originale: «the creation (or recognition) of broad “existence rights” for Nature,
such as the right for species to exist, or the right for ecosystems to function … their implementation has been
challenging, as it is not always clear when (or if) they give rise to a cause of action in law, or what kind of remedies
they afford … have crystallized around recognition of natural entities as legal persons … [l]egal personality is
articulated as the capacity to bear rights and duties in law».
33 Casi Ganges and Yumuna, 12-16.
34 O’DONNELL, At the Intersection of the Sacred and the Legal: Rights for Nature in Uttarakhand, India, in
Journal of Environmental Law, 30(1), 2018, 135–144.
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