Page 18 - Mariano Robles - Alla (ri)scoperta di un (inedito) evergreen: CSDDD, finanza strutturata "sostenibile" e diritti "secondi"
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MARIANO ROBLES





               appare l’esperienza, per certi versi affine, in ambito gius-lavoristico ove, di là da
               sintomatiche disposizioni codicistiche environmental compliance (arg. ex art. 2087
               c.c.), mette conto osservare la peculiare formulazione dell’art. 28 St. lav. Trattasi
               di nozione costruita dal legislatore in modo volutamente ampio e definita, per
               questo,  «teleologica»  e  «strutturalmente  aperta»,  poiché  stabilisce  soltanto  la
               direzione  verso  cui  la  condotta  datoriale  (non)  deve  indirizzarsi,  lasciando
               all’interprete la verifica dei comportamenti materialmente offensivi in contesti
               estremamente mutevoli e, per ciò stesso, refrattari alla «legge» (e alla «scienza»).
               La  conseguenza  di  tale  inquadramento  ha  indotto  parimenti  a  reputare
               «legittimati  attivi»  ex  art.  28  St.  lav.  anche  gli  attivisti  della  c.d.  «autonomia
               operaia», qualora avessero trovato un ‘coagulo’ a livello nazionale .
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                  Il  Parlamento  ha  aggiunto  (v.  art.  22  CSDDD)  che  le  imprese  dovranno
               implementare un piano di transizione, consultando le parti interessate, tramite
               dialogo ‘obbligatorio’ nei loro confronti. Inoltre, le imprese dovranno effettuare
               un reporting sull’impatto delle loro attività e sui rischi connessi a livello di supply
               chain, richiedendo ai propri partner commerciali specifiche «garanzie» di fonte
               contrattuale per il rispetto del proprio codice di condotta e del piano operativo di
               prevenzione, estendendo così la rete di protezione dagli impatti negativi lungo
               l’intera ‘catena del valore’ di ciascuna impresa coinvolta. Infine, con riguardo alla
               comunicazione delle informazioni circa la policy di diligenza dovuta dall’impresa,
               queste  dovranno  essere  rese  disponibili  nel  «Punto  unico  di  accesso  europeo»
               (European Single Access Point, ESAP ex art. 17 CSDDD), per facilitare l’accesso da
               parte degli investitori, i quali, al pari di altre eventuali ‘parti lese’, dovranno poter
               usufruire da parte degli Stati membri di un plafond delle spese di procedura non
               eccessivamente  gravoso,  ad  evitare  malcelati  disincentivi  all’«effettività»  delle
               tutele esercitabili . Oggetto di tutela diviene, dunque, la «consapevolezza» sullo
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               stato dell’ambiente da parte dell’individuo, in quanto «vittima» (potenziale) della
               sua alterazione, tramite «coinvolgimento» nell’assunzione di decisioni in materia,
               unitamente  all’«accesso»  ad  idonei  sistemi  «procedimentalizzati»,  ove
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               l’esperienza comparatistica  offre convincenti modelli «a cavallo» tra risoluzione
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               alternativa delle controversie (ADR) e partecipazione pubblica (Débat Public) .


                  44  M.G. GAROFALO, Interessi collettivi e comportamento antisindacale dell’imprenditore, Napoli, 1979,
               p. 51.
                  45  Sull’attuale portata del principio di «effettività», cfr. G. VETTORI, Effettività, in Le parole del
               diritto. Scritti in onore di Carlo Castronovo, II, Napoli, 2018, p. 639 ss.; ripreso e sviluppato da ID.,
               Contratto e rimedi. Verso una società sostenibile, 4  ed., Padova, 2021, spec. p. 65 s.
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                  46  Di grande interesse, si mostra M. RUFFATO, Identità, appartenenza e beni comuni: la cittadinanza
               oltre una definizione giuridica, in ID., M. DE MARCHI e M. NATALICCHIO, I territori dei cittadini: il lavoro
               dell’OLCA (Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales), Padova, 2010, p. 41 ss.
                  47  A termini dell’art. 13 CSDDD. Utile la consultazione di G. ALPA et al. (a cura di), Un progetto
               di riforma delle ADR, Napoli, 2017, p. 33 ss. Sul ruolo della «negozialità» in tali scenari, v. ora A.
               MANIACI, Autonomia privata e conflitto, in F. DANOVI et al., I patti preconflittuali, Torino, 2019, p. 109
               ss.

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