Page 14 - Cesare Borgia - Il lato oscuro della digitalizzazione. I comportamenti fiscali scorretti posti in essere dalle imprese digitali - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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CESARE BORGIA
Il 16 marzo 2018 è stato pubblicato “Tax Challenges Arising From Digitalisation -
Interim Report”. All’interno del documento viene effettuata un’analisi
approfondita sui cambiamenti economici dovuti alla digitalizzazione delle
imprese e sulle conseguenze di questo mutamento tecnologico per la tenuta
generale del sistema fiscale.
Più nello specifico, nella prima parte del rapporto viene fatto riferimento alle
diverse modalità di creazione del valore da parte dei business digitali, una delle
principali problematiche riscontrate sul piano tributario.
Al fine di comprendere meglio tali cambiamenti, sono state definite le
caratteristiche comuni ai modelli di imprese digitali, aggiornando l’analisi già
effettuata nel rapporto del 2015. Tali aspetti comuni sono: la crescita
transnazionale senza massa, ovvero la dislocazione delle fasi produttive in una
molteplicità di giurisdizioni e il raggiungimento di un elevatissimo numero di
clienti, senza l’utilizzo di strutture fisiche nei diversi territori o strutture ridotte e
irrilevanti ai fini fiscali; la sempre maggior importanza degli investimenti in beni
immateriali ed in particolare nella proprietà intellettuale (algoritmi, software per il
funzionamento delle piattaforme digitali ecc.); il valore economico dei “dati” che
tende ad aumentare con la quantità e la diversità di informazioni raccolte in
relazione agli utenti.
I Paesi aderenti all’Inclusive framework si sono trovati d’accordo nel considerare
i dati e la partecipazione degli utenti come elementi centrali tipici dei processi di
digitalizzazione dei nuovi business, tuttavia resta contrastante l’opinione sulla
effettiva funzione e sull’importanza che tali elementi avrebbero nei processi di
creazione del valore.
L’Interim Report ha, poi, dedicato un capitolo all’analisi degli effetti del
progetto BEPS sull’economia digitalizzata. L’impatto del pacchetto anti-BEPS è
stato considerato particolarmente limitato per quanto concerne l’area relativa alle
sfide più ampie poste dall’era digitale alla fiscalità. Difatti, è stato rilevato come
l’avvento del fenomeno della crescita transnazionale senza massa sia in grado di
influire sulla distribuzione dei diritti impositivi tra Stati, limitando il numero dei
luoghi in cui i profitti di un’impresa operante in più giurisdizioni vengono tassati.
Per quanto riguarda gli asset immateriali, si sono riconfermate le
preoccupazioni relative alla mobilità e all’identificazione di collegamenti tra i
profitti ad essi riconducibili e l’effettivo svolgimento dell’attività economica.
In seguito all’Interim Report del 2018, l’OCSE ha rafforzato la propria attività
nell’ambito della tassazione dell’economia digitale arrivando alla pubblicazione, il 23
gennaio 2019, di una Policy Note in cui gli Stati aderenti all’Inclusive framework hanno
sottolineato l’intenzione di voler studiare nuove proposte in merito. Infatti, è stata
avanzata la proposta di una consultazione pubblica degli stakeholders ed è stato diffuso
un discussion document in cui sono state inserite le nuove iniziative a riguardo.
Tali proposte sono state distribuite su due pilastri: il primo relativo alle
modificazioni inerenti alla regola del nesso e all’allocazione dei profitti delle
imprese digitali; il secondo riferito alle problematiche BEPS non risolte.
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