Page 19 - Giovanni Chieco - L’armonizzazione soft del diritto privato e commerciale: dai Doing Business Reports al B-Ready
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IANUS n. 29-2024 ISSN 1974-9805
Fra i molti punti metodologicamente discutibili del Progetto, il numero più
cospicuo di censure è stato rivolto al (i) modo di elaborazione dei casi ipotetici
alla base dei questionari; (ii) al bias americano a questi sottostante; (iii) ai criteri e
le modalità di selezione dei loro respondents; (iv) all’attenzione quasi esclusiva
riservata alla superficie visibile dei fenomeni giuridici; (v) nonché
all’individuazione delle dimensioni e delle variabili rilevanti.
(i) Anzitutto, si deve notare che l’impiego di casi ipotetici, seppure certamente
funzionale alla comparabilità di diversi ordinamenti, determinava un evidente
sacrificio in termini di accuratezza e rappresentatività delle informazioni ottenute.
È lampante, infatti, che la scelta di ricostruire l’analisi attorno ad una LLC,
anche assumendo che ovunque esista e abbia la stessa struttura e grado di utilizzo,
impediva di ottenere informazioni sia sui regimi applicabili ad altri tipi societari,
sia su quelli previsti per società che svolgono un’attività differente dalla vendita
di beni manufatturieri, essendo empiricamente facile riscontrare pesanti torsioni
della disciplina applicabile a seconda dei beni venduti o dei servizi offerti. Inoltre,
è altrettanto chiaro che la scelta di considerare una LLC, avente una precisa
dimensione, a totale partecipazione privata e domestica trascurava la circostanza
che sono spesso previsti regimi differenziati in ragione della dimensione e del tipo
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di partecipazioni della società stessa . Infine, il fatto che la Banca modificasse, a
seconda della dimensione misurata, aspetti rilevanti del caso di studio rendeva le
informazioni ottenute ancor più difficilmente aggregabili e comparabili, poiché,
a ben vedere, basate su differenti oggetti d’analisi .
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(ii) La pratica di fondare la raccolta dei dati su specifiche domande inerenti
precise situazioni giuridiche pare criticabile perché portatrice di due probabili
errori ‘di parallasse’ nella rappresentazione della realtà. Il primo, inerente la
dimensione interna del diritto, si concretizzava nella menzione, all’interno del
caso ipotetico, di uno strumento giuridico specifico che astrattamente sembrava
ben attagliarsi al case, ma che, negli specifici contesti considerati, poteva rivelarsi
residuale o sconosciuto, fornendo così un’immagine corretta ma non rispondente
alla realtà. Il secondo, invece, riguarda il fatto che il questionario manifesta un
evidente question bias: le domande sono pensate e proposte nell’ottica e con la
I Reports misuravano anche The Distance to Frontier per valutare quanto sono distanti gli Stati
dalle best practices consistenti nelle migliori performances misurate «across all economies and years». I
risultati variano all’interno di una scala tra lo 0 e il 100 e ricevere 100 significa che quella
determinata economia «is on the frontier» nella dimensione considerate. Si v. WORLD BANK, Doing
Business 2018 – Distance to the frontier and ease of Doing Business Ranking,
https://www.google.com/search?client=safari&rls=en&q=World+Bank%2C+%E2%80%9CDoi
ng+Business+2018+%E2%80%93+Distance+to+the+frontier+and+ease+of+Doing+Business+R
anking%E2%80%9D.&ie=UTF-8&oe=UTF-8.
53 Cfr. BESLEY, Law, Regulation, and the Business Climate: The Nature and Influence of the World Bank
Doing Business Project, 106-109; ALFARO ET AL., Doing Business: External Panel Review, ‘Final Report’,
18-23; Si v. WORLD BANK, Independent Panel Review of the Doing Business Report, ‘Panel Review’,
Washington DC, 2013, 22.
54 Ibidem.
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