Page 43 - Giovanni Romano, Gianni Capobianco - Crediti professionali e procedure concorsuali. Riflessioni in tema di autonomia negoziale e regolazione della crisi d’impresa
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IANUS n. 29-2024                       ISSN 1974-9805





               intersezione tra la cooperazione domandata al professionista e la formalizzata
               regolazione della crisi del debitore committente.
                  Per sviluppare consapevolmente un tale rilievo, occorre aver contezza delle
               incertezze registratesi tra gli interpreti proprio con riguardo al novero degli istituti
               interessati dal favor sotteso al previgente art. 67, c. 3, lett. g), l. fall. Infatti, se il
               d.lgs. n.  5/2006 aveva abrogato la  procedura di amministrazione controllata,
               dubbi erano sorti con riguardo alla riferibilità della disposizione agli strumenti
               diversi  dalla  procedura  di  concordato  preventivo,  l’unica  a  risultare
               espressamente richiamata  dal  testo  della  previsione.  Sicché,  mentre  alcuni
               avevano  sostenuto l’esigenza  di  colmare  la  lacuna  estendendo per  analogia
                                                                                       144
               l’operatività della norma anche agli a.d.r. e ai piani di risanamento attestati ,
               altri, invece, s’erano detti favorevoli ad una soluzione restrittiva a cagione sia
               della natura eccezionale dell’esenzione, sia del  favor che il legislatore avrebbe
               consapevolmente inteso riservare  alla  sola  procedura  concordataria,  ritenuta
               maggiormente meritevole in  ragione  (forse) della  sua  idoneità  a  coinvolgere
               l’intero ceto creditorio 145 .
                  Ebbene, rispetto a tali originarie questioni, se, da un lato, deve ricordarsi come
               la Corte cass. sia in seguito giunta a qualificare anche gli a.d.r. alla stregua di vere
               e  proprie  procedure  concorsuali 146 ,  dall’altro  lato,  guardando  al  sistema
               revocatorio concorsuale risultante dal c.c.i.i. 147 , si può allora meglio apprezzare
               come la surriferita riformulazione dell’art. 166, c. 3, lett. g), valga in particolare a
               sconfessare l’ultima ricostruzione riferita, confermando, piuttosto, la correttezza
               di quelle posizioni che, già nel vigore delle vecchie norme, alla “strumentalità”
               (all’accesso) ed  alla  “funzionalità”  (alle  procedure  concorsuali)  assegnavano
               significati  differenziati  proprio  in  ragione  del  diverso  termine  finale  della


                  144  Cfr. D’AMBROSIO,  Atti  a titolo  oneroso,  pagamenti,  garanzie, sub  art. 67, 3 co.,  lett.  d), e),  g),  in
               JORIO (diretto da) - FABIANI (coordinato da), Il nuovo diritto fallimentare, vol. I, Bologna, 2006, 1000;
               MENTI, La revoca dei pagamenti, cit., 50.
                  145  Cfr. NIGRO, Art.  67, cit.,  378  s.; BONFATTI,  Gli effetti,  cit.,  324, 327.  Da canto suo, MEO,  I
               crediti  professionali, cit.,  14,  osservava criticamente che, oltre a quella analogica, preclusa dovevasi
               ritenere anche l’interpretazione estensiva della disposizione, atteso che il legislatore aveva in essa
               specificato analiticamente le procedure in funzione delle quali l’esenzione era destinata ad operare,
               con chiaro intento delimitativo ai soli casi tipici.
                  146  Cass., 18 gennaio 2018, n. 1182 e 25 gennaio 2018, n. 1896, in Banca borsa tit. cred., 2018, II,
               521,  con nota di VALENSISE,  La “prima volta” della Suprema Corte di Cassazione in merito  alla natura
               degli accordi di ristrutturazione …etc.; Cass., 12 aprile 2018, n. 9087, in Fallimento, 2018, 988, con nota
               di TRENTINI,  Gli accordi di ristrutturazione  dei debiti  sono una “procedura concorsuale” …etc.  Sul punto
               cfr.  altresì MEO, I crediti  professionali,  cit.,  16,  il quale, per la  verità, già escludeva la possibilità di
               negare  protezione  ai  pagamenti  dei  corrispettivi  per  servizi  acquisiti  ai  fini  dell’accesso  al
               procedimento di omologazione di un a.d.r.  posto che ad un tale procedimento era nel frattempo
               divenuto possibile  accedere anche dall’interno di  un procedimento concordatario, dopo averne
               prenotato gli effetti a mezzo di domanda “in bianco” ex art. 161, c. 6, l. fall.
                  147  Sul quale cfr., in generale, C. COSTA, Le principali novità in materia di revocatoria fallimentare nel
               codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza,  in Dir. fall., 2021,  I, 1272 ss.; PICCIAU, L’azione revocatoria
               nella liquidazione giudiziale, in Fallimento.,  2019, 1171 ss.

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