Page 33 - IANUS Diritto e finanza - Rivista semestrale di studi giuridici - N. 29 - giugno 2024 - Il diritto alla sostenibilità: strumenti giuridici della transizione ecologica
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IANUS n. 29-2024 ISSN 1974-9805
significativa;
(b) una descrizione delle leve di decarbonizzazione individuate e delle azioni
chiave pianificate per raggiungere gli obiettivi di cui alla lettera a) compresi, se
del caso, i cambiamenti nel portafoglio di prodotti e servizi dell'impresa e
l'adozione di nuove tecnologie;
(c) una spiegazione e una quantificazione degli investimenti e dei
finanziamenti a sostegno dell'attuazione del piano di transizione;
(d) una descrizione del ruolo degli organi di amministrazione, gestione e
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vigilanza in relazione al piano” .
Infine, gli Stati membri assicurano che il piano di transizione sia aggiornato
ogni 12 mesi e contenga una descrizione dei progressi compiuti dall'impresa per
raggiungere gli obiettivi di cui al paragrafo 1, lettera a) .
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L’obbligo ex lege di adozione del piano di transizione conferma la preferenza
europea per discipline impostate su doveri di autoregolazione in capo delle
imprese. Si tratta, a ben vedere, di utilizzo intelligente delle dichiarazioni d’intenti
che l’impresa già formula erga omnes per posizionarsi sul mercato in maniera
competitiva .
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A dispetto del carattere apparentemente descrittivo attribuito dalla direttiva ai
loro contenuti, le dichiarazioni contenute nel piano di transizione hanno, infatti,
carattere promissorio e configurano veri e propri obblighi in capo all’impresa
capaci di generare un affidamento da parte della collettività.
Sotto un secondo profilo, risulta possibile contestare il fondamento della tesi
difensiva proposta dall’impresa, quello insomma che la manda esente da
responsabilità sul presupposto che l’obiettivo di riduzione dei consumi si pone al
di fuori della propria sfera di azione e controllo.
48 In sede di approvazione è stata soppressa la prescrizione che collega la remunerazione
variabile degli amministratori al loro contributo alla strategia aziendale, agli interessi a lungo
termine e alla sostenibilità della società, questa disposizione è stata soppressa (articolo 15, paragrafo
3). La forma e la struttura della remunerazione degli amministratori sono questioni che rientrano
essenzialmente nella competenza della società e dei suoi organi o azionisti pertinenti. Le
delegazioni hanno chiesto di non interferire con i diversi sistemi di governo societario all'interno
dell'Unione, che rispecchiano le diverse visioni degli Stati membri sul ruolo delle società e dei loro
organi nel determinare la remunerazione degli amministratori.
49 Le autorità di vigilanza dovrebbero essere tenute almeno a supervisionare l'adozione e la
progettazione del piano e i suoi aggiornamenti, in conformità con i requisiti stabiliti nella presente
direttiva. Anche se l'obbligo di adozione sarà considerato soddisfatto, le aziende devono comunque
rispettare l'obbligo di attuare il piano di transizione e di aggiornarlo ogni 12 mesi per valutare i
progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi.
50 In questo senso, la proposta adotta un’impostazione che supera l’assunto secondo cui è la sede
appropriata del sindacato sull’uso legittimo delle risorse produttive è appunto quella legislativa. Così
in particolare C. CAMARDI, Brevi riflessioni sull’argomentazione per principi nel diritto privato, in Riv. dir.
civ., 2017, p. 1130 ss., specialm. 1134; indicando così nell’autonomia dell’impresa una sede
appropriata di ponderazione su cui contra A. ZOPPINI, Il diritto privato e le “libertà fondamentali”
dell’Unione europea (principi e e problemi della Drittwirkung nel mercato unico, in Riv. dir. civ. 2016, p.
712.
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