Page 18 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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KATHRYN GWIAZDON
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dovrebbe essere fatto . Essi sono anche di più: sono dichiarazioni che
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promuovono e formano la legislazione futura . Gli SDG potrebbero essere visti
in questa stessa ottica, una volta che si è compreso che le stesse sfide alla
governance globale menzionate sopra hanno anche un impatto diretto
sull’effettiva tutela giuridica dei diritti umani. Comunque, l’etica è molto più che
un semplice elenco di principi su ciò che potrebbe o dovrebbe essere. Essa deve
anche individuare gli autori degli atti illeciti, le vittime e i danni da queste subiti -
o in altre parole, la responsabilità. Gli SDG identificano i danni, ma non chi o
quali sistemi li hanno creati, e quindi è impossibile attribuire responsabilità. Tali
obiettivi risultano pertanto essere un catalogo di obiettivi incompiuto, eticamente
non evoluto. Quest’ultima caratteristica, apparentemente negativa, potrebbe però
rappresentare uno spiraglio di funzionamento degli SDG come principi in
continua evoluzione.
L’istaurazione di un dialogo continuo sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
rappresenta la loro migliore speranza per raggiungere tali obiettivi. Gli SDG
stanno subendo una crisi di identità, ma non si tratta di una crisi fatale. Infatti,
essi hanno comunque diffuso un senso di positività in tutto il mondo nel tentativo
di attirare l’attenzione degli Stati sulla possibilità di una vita sostenibile e persino
di dirottare i fondi necessari a favore degli Stati vulnerabili in modo che tutti
possano rispondere meglio alla crisi collettiva del pianeta. Tuttavia, appare
necessaria una reinterpretazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che
coinvolga il linguaggio utilizzato, il contesto giuridico-politico in cui essi sono
inseriti, il loro scopo e le istituzioni incaricate dell’attuazione. Altrimenti gli SDG
rimarranno per sempre incompleti, irrealizzabili e insostenibili.
Questo articolo mira ad accertare se il fallimento degli SDG segua il fallimento
della governance ambientale globale – ossia se essi non siano né più né meno che
un riflesso dello stato della governance stessa. Se ci aspettiamo che gli Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile abbiano successo nell’ambito dell’attuale quadro
normativo e di governance, è necessario identificare le sfide per tale quadro
normativo e di governance. Si esaminerà poi la capacità degli Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile non solo di rispondere alle cause profonde di queste crisi,
ma anche di contrastarle. Appare infatti necessaria un’evoluzione degli SDG
insieme ad un’evoluzione del diritto internazionale e della governance. Solo
allora la comunità globale, nel suo mosaico di comunità locali sparse in tutto il
mondo, potrà veramente muoversi per garantire la sussistenza di “persone,
pianeta e prosperità” .
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10 SEN, The Idea of Justice, Cambridge, MA: The Belknap Press of Cambridge University Press,
2009.
11 Ibidem.
12 United Nations, Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development
www.un.org/ ga/ search/ view_ doc.asp?symbol=A/ RES/ 70/ 1&Lang=E.
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