Page 19 - IANUS n. 28 - La rilettura dei paradigmi giuridici tradizionali alla luce dell’obiettivo dello sviluppo sostenibile
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IANUS n. 28-2023 ISSN 1974-9805
2. Gli SDG e l’ordinamento giuridico-politico internazionale
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile non possono essere raggiunti all’interno
di un quadro normativo e di governance insostenibile. Anche se alcuni dei 169
obiettivi specifici degli SDG stanno mostrando segni di progresso, i 17 obiettivi
generali stanno fallendo – anche prima delle sfide portate dal COVID-19 .
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Purtroppo, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile non sono gli unici ad essere
minacciati dalle sfide globali. Essi fanno parte di un più ampio sistema di
governance nazionale e globale che è colmo di sfide, soprattutto per quanto
riguarda la protezione ambientale. Gli SDG fanno addirittura un passo avanti
rispetto alla maggior parte delle norme e politiche ambientali tradizionali,
essendo soggetti a crisi di governance intersettoriali, come la povertà estrema, la
violenza e lo sfruttamento nei confronti di donne e bambini.
È solo attraverso un’analisi delle sfide che affliggono gli ordinamenti giuridico-
politici più ampi che appare possibile comprendere le sfide che colpiscono gli
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Se gli SDG stanno fallendo, e considerato che
sono una rappresentazione della governance ambientale globale, perché la
governance ambientale globale sta fallendo? E qual è il motivo della crisi della
governance ambientale globale? Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono il
prodotto di negoziati globali all’interno della principale istituzione di governance
globale, le Nazioni Unite (ONU). Le Nazioni Unite sono state create come
risposta agli orrori della Seconda Guerra Mondiale per impedire il ripetersi di
quegli orrori. I leader mondiali credevano che il dialogo, anche tra avversari, fosse
la via migliore verso la pace, rispetto ad azioni di aggressione per forzare la pace.
In effetti, lo scopo generale delle Nazioni Unite è “mantenere la pace e la
sicurezza internazionale”, come afferma la Carta. Tuttavia, le numerose
violazioni della pace e dei diritti fondamentali degli individui e della collettività
che ogni giorno affliggono aree geografiche diverse del pianeta porta a chiederci
se l’ONU sia finora stata capace di realizzare il proprio obiettivo principale.
Questo è il quadro normativo e di governance all’interno del quale sono stati
elaborati gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e all’interno del quale tali obiettivi
dovrebbero essere applicati.
La lista dei danni ambientali si aggiunge alle gravi violazioni dei diritti umani
sopra citate. Il danno si verifica poiché la natura e il territorio hanno un certo
valore economico, e quel valore e quel territorio possono tradursi in potere
economico e politico. Il commercio di specie in via di estinzione finanzia accordi
illegali di armi e guerre civili; il disboscamento illegale della terra porta alla
distruzione non solo del pianeta, ma anche della vita delle persone che sono
stanziate su tali territori. Se da un lato la costruzione di strade, dighe, condotte,
miniere, siti di estrazione, agricoltura industriale e pesca, discariche, espansione
13 Time to revise the Sustainable Development Goals in www.nature.com/ articles/d41586- 020-
02002-3.
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