Page 13 - Giacomo Giorgini Pignatiello - Costituzionalismo europeo del digitale e governance dell'infosfera - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
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IANUS - Quaderni 2023 ISSN 1974-9805
ciò intendendosi un processo di trasposizione dei principi fondamentali del
costituzionalismo nel cyberspazio ad opera degli organi dell’Unione europea,
sulla base dei valori costituzionali sanciti nei Trattati istitutivi della stessa. Si
inaugura così una terza via alla governance di Internet nel XXI secolo.
In questo senso, oltre alla normativa già approvata, si pensi, da ultimo, alla
discussione sulla proposta di un regolamento sull’intelligenza artificiale . La
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resistenza dei giganti del digitale su questo fronte, anche tramite la propria intensa
attività di lobbying ovviamente è fortissima. Ça va sans dire.
3. La costruzione di una rete di autorità amministrative indipendenti per la
governance del digitale nell’Unione europea
Chiarito il quadro costituzionale, rimane da comprendere come tali valori
possano essere concretamente fatti valere nella realtà quotidiana. Si pone cioè un
problema di effettività del diritto costituzionale, aspetto spesso trascurato in
dottrina.
Il cyberspazio indubbiamente presenta una elevata complessità di regolazione
posto che, oltre ad essere in grado di mutare rapidamente la propria
conformazione e le proprie strutture per sfuggire a norme sgradite, si
contraddistingue per l’elevata natura tecnica del suo funzionamento. Da una
parte, dunque, la legislazione fatica a stare al passo con cambiamenti così
repentini. Dall’altra, la giurisdizione, quale rimedio ex post, giunge in un momento
successivo rispetto alla violazione dei diritti fondamentali. Tanto il Parlamento
quanto la magistratura appaiono dunque organi inadeguati alla governance del
digitale.
Vale invece la pena volgere lo sguardo verso un potere dello Stato, spesso poco
considerato nelle riflessioni sulla regolazione del digitale, che presenta invece
grande potenziale in tale ambito: le autorità amministrative indipendenti.
Trapiantate in Europa dagli ordinamenti anglosassoni tra gli anni ’80 e ’90 del
secolo scorso, le authorities sono espressione di un pluralismo costituzionale che
51 Sul punto cfr. CHITI - MARCHETTI, Divergenti? Le strategie di Unione europea e Stati Uniti in materia
di intelligenza artificiale, in Rivista della regolazione dei mercati, 1, 2020, 29-50; ALPA, L’intelligenza
artificiale. Il contesto giuridico, Modena, 2021; MACCHIA - MASCOLO, Intelligenza artificiale e regolazione,
in PAJNO, DONATI, PERRUCCI (a cura di), Intelligenza artificiale e diritto: una rivoluzione?, II, Bologna,
2022, 97 ss.; CASONATO - MARCHETTI, Prime osservazioni sulla proposta di regolamento dell’Unione
europea in materia di intelligenza artificiale, in BioLaw Journal, 3, 2021, 415-437; RODI, Gli interventi
dell’Unione europea in materia di intelligenza artificiale e robotica: problemi e prospettive, in ALPA (a cura
di), Diritto e intelligenza artificiale, Pisa, 2020, 187-210; G. RESTA, Cosa c’è di «europeo» nella Proposta di
Regolamento UE sull’intelligenza artificiale?, in Diritto dell’informazione e dell’informatica, 2, 2022, 323 ss.;
FINOCCHIARO, La regolazione dell’intelligenza artificiale, in Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico, 4, 2022,
1085-1099; CERRINA FERONI, FONTANA, RAFFIOTTA (a cura di), AI Anthology. Profili giuridici,
economici e sociali dell’intelligenza artificiale, Bologna, 2022; T.E. FROSINI, L’orizzonte giuridico
dell’intelligenza artificiale, in BioLaw Journal, 1, 2022, 155-164.
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