Page 58 - Giovanni Romano, Gianni Capobianco - Crediti professionali e procedure concorsuali. Riflessioni in tema di autonomia negoziale e regolazione della crisi d’impresa
P. 58

GIOVANNI ROMANO, GIANNI CAPOBIANCO




                  Difatti, la prospettiva decisamente regolatoria del diritto della crisi d’ultima
               generazione 191 ,  proprio  perché impone  di  ragionare  in  termini  squisitamente
               funzionali, collocando le norme sui comportamenti e sugli atti in una dimensione
               maggiormente attenta «alle  c.d. esternalità [del] rapporto individuale»  così da
                                                                         192
               attribuire «centralità al contesto […] che precede e segue l’atto» , consente anche
               di meglio comprendere – e perciò di sistematizzare – i caratteri (e le condizioni)
               di  una  “disegualità” distributiva che, tratto invero ormai  endemico al  diritto
                                              193
               concorsuale della post-modernità , nel nostro specifico caso interessa il rapporto
               tra l’atto di autonomia privata (e i relativi comportamenti esecutivi), l’impresa “in
               crisi” e, appunto, il creditore-professionista a termini degli artt. 67, c. 3, lett. g), l.
               fall. e 166, c. 3, lett. g), c.c.i.i., i quali ultimi – quoad effectum – vanno propriamente
               intesi alla  stregua di congegni  rivolti a  regolare,  mercé l’imposizione di  certi
               precisi attributi allo scambio singolare, processi di efficiente allocazione di risorse
               per l’appunto destinate alla complessiva sistemazione della crisi (e cfr., praecipue,
               l’art. 18, parr. 1 e 4, dir. 1023/2019) , così che, anche alla luce del dovere di
                                                   194
               solidarietà e del principio di ragionevolezza (artt. 2 e 3 Cost.) 195 , il corrispondente



               interessa,  DE  SENSI,  Operazione  economica  e  contratto  nella  composizione  negoziata  della  crisi,  in
               Giustiziacivile.com,  13 aprile 2022, 8 ss.
                  191  In generale, attorno al c.d. “diritto privato regolatorio”, cfr.  ZOPPINI,  Diritto privato generale,
               diritto speciale, diritto regolatorio,  in Ars interpretandi,  2021, 37 ss., spec. 39, secondo il quale, con detta
               formula, può indicarsi «in modo stipulativo […] quella parte della normativa», per lo più di origine
               comunitaria, che intendere «corregge[re] l’autonomia privata, rendendola funzionale agli obiettivi
               della tutela dell’integrità del mercato»; sul tema, da ultimo, SIRENA, Autonomia privata e regolazione
               del mercato nella disciplina dei contratti  d’impresa, in Banca borsa tit. cred., 2023, I, 509 ss., spec. 523 s.;
               con riguardo alla crisi d’impresa, cfr. TAROLLI,  Le tendenze, cit.,  passim e spec. 475 ss.
                  192  RICCIUTO, Regolazione del mercato e “funzionalizzazione” del contratto, in Studi in onore di Giuseppe
               Benedetti,  Napoli, 2008, 1616, 1629.
                  193  Cfr., ampiamente, FABIANI,  Il diritto  diseguale nella concorsualità concordataria postmoderna,  in
               Fallimento,  2022, 1485 ss.
                  194  Cfr., in direzione analoga, TAROLLI, Le tendenze, cit., 480, il quale dapprima nota come, nella
               nostra materia, al processo di «funzionalizzazione del contratto a fini generali» siasi inevitabilmente
               accompagnato un processo inverso di «destrutturazione (e [anzi] quasi di “smitizzazione”)» delle
               procedure concorsuali quali strumenti tradizionalmente rivolti al perseguimento di tali fini, per poi
               osservare come, in tale prospettiva, le “devianti” previsioni sulle esenzioni dalla revocatoria e sulle
               prededuzioni altro non siano che il portato della ricerca, da parte dell’ordinamento, «delle migliori
               combinazioni (necessariamente ibride) per raggiungere […] scopi [che], in termini pragmatici, sono
               rivolti alla  migliore efficienza allocativa che necessariamente deve perseguire un moderno diritto
               della crisi d’impresa».
                  195  Cfr.  FABIANI,  Il  valore  della  solidarietà  nell’approccio  e  nella  gestione  delle  crisi  d’impresa,  in
               Fallimento, 2022, 5 ss.; SPIOTTA, “Utilità solidale” nel codice della crisi: un ossimoro solo apparente, in Ristr.
               aziendali, 6 settembre 2023. Da ultimo, con specifico riguardo alla prededuzione, cfr. le stimolanti
               riflessioni di BASSI, Premesse, cit., 726 s.; mentre, per ciò che invece concerne la materia revocatoria,
               cfr. già BERTACCHINI,  Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli ai creditori,  in AA.VV.,  Manuale di
               diritto fallimentare, Milano, 2011, 217, 232, discorrendo dell’avvenuto innesto, per tramite del nutrito
               elenco di esenzioni, di una componente «pseudo-indennitaria» sull’originaria «struttura di matrice
               antindennitaria».

                                                   218
   53   54   55   56   57   58   59   60   61   62   63