Page 20 - IANUS Diritto e finanza - Rivista semestrale di studi giuridici - N. 29 - giugno 2024 - Il diritto alla sostenibilità: strumenti giuridici della transizione ecologica
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MASSIMO D'AURIA





               4. La c.d. “Giusta causa”

                  Chiarita  la  filosofia  di  fondo  che  ispira  la  direttiva,  l’occasione  per  una
               riflessione operativa risulta sollecitata dalla circostanza che attualmente pende
               dinanzi al Tribunale di Roma il procedimento - c.d. Giusta causa - promossa dalle
               Ong Greenpeace Onlus e Recommon Aps, nonché da alcuni attori privati contro
               Eni s.p.a, nonché gli azionisti (Cassa depositi e prestiti s.p.a. e il Ministero delle
               finanze) .
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                  La domanda è volta ad accertare la responsabilità di Eni ex art. 2043, 2051,
               2055  c.c.,  nonché  artt.  2  e  8  CEDU,  per  inottemperanza  degli  obiettivi  di
               riduzione delle emissioni in conformità a quanto sancito dagli Accordi di Parigi.
               Tale accertamento è propedeutico ad ottenere la condanna di Eni ex art. 2058 c.c.
               e 614 bis c.p.c. ad adottare qualsiasi provvedimento idoneo a limitare il volume
               annuo aggregato di tutte le emissioni di CO2 in atmosfera (Ambito 1, 2 e 3) a
               causa  delle  attività  industriali,  commerciali  e  dei  prodotti  per  il  trasporto  di
               energia venduti da Eni in misura tale che il volume di emissioni venga ridotto di
               almeno il 45% a fine 2030 rispetto ai livelli del 2020, affinché sia garantito il
               rispetto  degli  scenari  elaborati  dalla  comunità  scientifica  internazionale  per
               mantenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi.
                  Con  terminologia  che  tradisce  l’intrinseca  caratura  politica  della  pretesa
               giudiziale  sia  sul  piano  procedurale  che  sostanziale,  anche  questa  azione,
               inserendosi nel solco delle c.d. climate change litigation , risulta classificabile tra i
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               contenziosi c.d. “strategici” .
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                  16   Meritoriamente  sul  sito  dell’Eni  all’indirizzo  URL  https://www.eni.com/it-
               IT/media/causa-eni-greenpeace-recommon.html è possibile scaricare le difese delle parti in causa.
               La causa origina dalla sentenza Milieudefensie et al. v. Royal Dutch Shell plc, che ha ordinato
               all’intero gruppo Shell, fornitori e clienti, di ridurre le proprie emissioni del 45% rispetto ai livelli
               registrati nel 2019, entro il 2030.
                  17  PATRITO, Cambiamento climatico e responsabilità dei pubblici poteri, in Resp. civ. prev., 2023, fasc.
               6, 1934 ss.; POTO, Salvare la nostra casa comune è l’Affaire du siecle, in Resp. civ. prev., 2022, fasc. 3,
               1046; GABELLINI, Accesso alla giustizia in materia ambientale e climatica: le azioni di classe, in Riv. trim.
               dir. proc. civ., 2022, 1105 ss.; PULEIO, Rimedi civilistici e cambiamento climatico antropogenico, in Persona
               e mercato, 2021, 3, 46 ss.; GHINELLI, Le condizioni dell’azione nel contenzioso climatico. C’è un giudice per
               il clima?, in Riv. trim. dir. proc. civ., 2021, 1273 ss.; MARINAI, Il contenzioso e la legislazione climatica: un
               interminabile valzer sulle note della due diligence, in Riv. civ. prev., 2023, 4, 1327 ss.; V. CONTE, Per una
               teoria civilistica del danno climatico. Interessi non appropriativi, tecniche processuali per diritti transsoggettivi,
               dimensione intergenerazionale dei diritti fondamentali, in “DPCE Online”, n. 2, 2023, pp. 669 ss.; G.
               PULEIO, Rimedi civilistici e cambiamento climatico antropogenico, in “Persona e Mercato”, n. 3, 2021,
               pp. 469 ss. In giurisprudenza sono notissime le recenti sentenze della Corte Edu del 9 aprile 2024,
               Verein Klimaseniorinnen Schweiz e altri c. Svizzera, ric. n. 53600/20; Careme c. Francia, ric. n. 7189/21;
               Duarte Agostinho e altri c. Portogallo e altri 32 Stati, ric. n. 39371/20.
                  18  VALAGUZZA, Liti strategiche: il contenzioso climatico salverà il pianeta?, cit. secondo cui, proprio
               per  il  riferimento  all’interesse  delle  generazioni  future  “ciò  appare  incompatibile  con  le  citate
               condizioni  dell’azione,  mancando  del  tutto,  in  questo  caso,  le  condizioni  per  esercitare  la
               sostituzione processuale che, come si è ricordato, può essere ammessa solo ove sia il legislatore ad
               averla prevista”.

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