Page 12 - Francesco Denozza - I beni intangibili e i problemi della mercificazione
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FRANCESCO DENOZZA
L’assenza di un preciso punto di riferimento nella realtà concorre a spiegare le
ragioni per cui la protezione delle invenzioni è stato tradizionalmente oggetto di
discussioni e incertezze che hanno storicamente riguardato sia la legittimità
dell’intervento in sé considerato, sia la convenienza di adottare l’uno o l’altro tipo
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di regole .
Quanto al tema della legittimità in sé dell’intervento, va considerato che
attraverso l’istituto del brevetto viene introdotto un diritto di uso esclusivo di un
bene che ben potrebbe essere invece usato, senza pratiche interferenze reciproche,
da più persone. Viene in sostanza attribuito al brevettante un potere di tipo
monopolistico, un potere che in generale non sarebbe considerato meritevole di
essere né creato, né protetto.
In effetti i brevetti riuscirono a sfuggire alla radicalità, eversiva del vecchio
ordine, che era presente tra gli artefici della rivoluzione francese, presentandosi
con una maschera che ancora oggi riesce ad ingannare, e cioè quella della
proprietà privata . Negli Stati Uniti si avvertì la necessità di mettere nella
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Costituzione una norma che attribuisce al legislatore la facoltà (non l’obbligo) di
introdurre i brevetti, la cui esistenza, perciò, contrariamente a quanto a volte vien
lasciato intendere, non è imposta dalla Costituzione, che si limita invece ad
autorizzarne l’istituzione, nei limiti, per di più, dalla norma stessa desumibili .
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Quanto ai dubbi relativi a quali siano le caratteristiche dell’istituto che possono
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metterlo in grado di funzionare al meglio , è indubbio che in tempi e luoghi diversi
16 Cfr. DI CATALDO, La questione brevettuale all'inizio del XXI secolo, in Riv. dir. comm., 2017, I, 3.
17 Basta al riguardo leggere il Rapport del BOUFFLERS all’Assemblea Nazionale in data 30
dicembre 1790, e la Rèponse dello stesso BOUFFLERS alle obiezioni sollevate contro la legge del 7
gennaio 1791. Nella prima si trovano, sin dall’esordio, una serie di affermazioni retoriche sul fatto
che quella sulle proprie idee e pensieri sarebbe la più sacra forma di proprietà. Nella seconda, in
replica a chi aveva obiettato invocando la libertà di commercio, si trova la famosa affermazione
secondo cui «La liberté suffit mais avec la propriété, et la propriété de l’inventeur est son invention»
(entrambi i documenti sono riportati in C.P. MOLARD, Description des machines et procédés specifiés
dans les brevets d'invention, de perfectionnement et d'importation dont la durée est expirée, Paris, 1811). Cfr.
anche GALVEZ-BEHAR, L’invention de la propriété intellectuelle et les frontières mouvantes de la création, in
BAUDRY et al., Produire du nouveau ? Arts – Techniques – Sciences en Europe (1400-1900), CNRS éditions,
2022, 21. Ancora oggi capita di leggere che «Property rights are the foundation for flourishing
societies and economic growth. This is equally true for patents, which are property rights in new
and useful inventions», MOSSOFF, Congress Should Reform Patent Eligibility Doctrine to Preserve the US
Innovation Economy, The Heritage Foundation, Legal Memorandum n. 257, 8 gennaio 2020.
18 WALTERSCHEID, Within the Limits of the Consitutional Grant: Constitutional Limitations on the
Patent Power, in 9 J. Intell. Prop. L., 2001, 291.
19 Cfr. DOSI et al., The Role of Intellectual Property Rights in the Development Process, with Some Lessons
from Developed Countries: An Introduction, in CIMOLI et al. (eds), Intellectual Property Rights: Legal and
Economic Challenges for Development, Oxford, 2014, 3, i quali affermano che «The impact of IPR on
welfare and innovation depends on details of the IPR regime and the nature of the sector-
institutional details matter», e criticano il fatto che «Advocates of IPR in advanced industrial
countries have not only focused excessively on IPR. They have also typically argued that the better
and stronger intellectual property rights are, the more innovative the economy will be»; idea
quest’ultima che, come vedremo anche nel prossimo paragrafo, non corrisponde affatto alla realtà.
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