Page 16 - Carmelita Camardi - "Gigantismo" e disuguaglianze nell'economia dei dati. Appunti sulla governance europea delle relazioni digitali
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CARMELITA CAMARDI





               delle  svariate  funzionalità  offerte,  fronteggiata  da  un  soggetto  accentrato,
               detentore dell’accesso e di tutti i poteri di policy e di organizzazione dei servizi che
               la disponibilità tecnica gli consente di svolgere. Una situazione che conferisce alle
               piattaforme più grandi una sorta di autorità di fatto che stride con il loro statuto
               privatistico, e che chiama in causa una visione regolatoria più coerente con l’idea
               – meglio sarebbe dire con la constatazione – che l’attività di tali soggetti si rivela
               potenzialmente capace di condizionare comportamenti e produrre effetti rilevanti
               anche sul piano pubblicistico e istituzionale .
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                  L’articolato  procede  poi  secondo  la  metodologia  degli  obblighi  crescenti,
               aggiungendo blocchi di norme a quelle precedenti, a seconda del servizio prestato
               e delle dimensioni dell’intermediario.
                  Confermato il regime di esenzione condizionata dalla responsabilità, un primo
               gruppo di norme stabilisce per tutti gli intermediari gli obblighi di “diligenza” in
               funzione della trasparenza e sicurezza dell’ambiente digitale. Tornano in campo
               le  «condizioni  generali», oggetto della disciplina  regolatoria, per la  quale  esse
               devono  contenere  «informazioni  sulle  restrizioni  che  impongono  in  relazione
               all’uso dei loro servizi per quanto riguarda le informazioni fornite dai destinatari
               del servizio. Tali informazioni riguardano tra l’altro le politiche, le procedure, le
               misure e gli strumenti utilizzati ai fini della moderazione dei contenuti, compresi
               il  processo  decisionale  algoritmico  e  la  verifica  umana,  nonché  le  regole
               procedurali del loro sistema interno di gestione dei reclami. Sono redatte in un
               linguaggio  chiaro,  semplice,  comprensibile,  facilmente  fruibile  e  privo  di
               ambiguità e sono disponibili al pubblico in un formato facilmente accessibile e
               leggibile meccanicamente» (art. 14). Altri obblighi riguardano la trasparenza nella
               comunicazione di eventuali provvedimenti di rimozione dei contenuti illegali o
               contrari  ai  termini  d’uso  della  piattaforma,  ovvero  la  decisione  di  disabilitare
               l’accesso (att. 15).
                  Per le piattaforme di hosting, in particolare, si aggiunge la regolazione di un
               meccanismo di notifica dei contenuti illegali da parte di terzi interessati, e del
               conseguente dialogo motivato che la piattaforma deve aprire in contraddittorio
               con il destinatario del servizio, se ritiene di dover prendere provvedimenti che
               incidono  sul  servizio  o  addirittura  comportano  la  disabilitazione  dell’accesso.
               Colpisce la rubrica dell’art. 17: Motivazione, ad indicare – con termine che ricorda
               la disciplina degli atti della PA – l’obbligo di piena e specifica disclosure – gravante





                  26   Cfr.  sul  punto,  FROSINI,  Il  costituzionalismo  nella  società  tecnologica,  in Dir.  informazione  e
               informatica, 2020, 465; CUNIBERTI, Potere e libertà nella rete, in Medialaws, 2018, 39; RESTA, Governare
               l’innovazione tecnologica. Decisioni algoritmiche, diritti digitali e principio di uguaglianza, in Pol. dir., 2019,
               199, 211, 233 ss., con alcune proposte poi raccolte negli Act elaborati dalla Commissione e nei più
               recenti provvedimenti europei, dall’enforcement della trasparenza e dell’accountability per i players,
               alla creazione di una Autorità di vigilanza nel settore digitale, al rafforzamento delle tutele di classe;
               AINIS, L’Antitrust alla prova dei mercati digitali, in Dir. informazione e informatica, 2022, 1.

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