Page 9 - Elena Bindi, Elia Cremona - La regolazione delle grandi piattaforme digitali
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IANUS n. 27-2023 ISSN 1974-9805
queste norme rappresentano forse il primo sintomo di una considerazione quasi-
pubblicistica (sorta di regulatory taking) di queste grandi piattaforme, che potrebbe
aprire il varco all’applicazione di ulteriori garanzie, come la trasparenza, la
motivazione, la sindacabilità degli atti (privati) sotto il profilo della
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ragionevolezza e in funzione della tutela dei diritti .
Ad ogni modo, siamo ancora agli albori della nuova regolamentazione, che
necessiterà di qualche anno per l’implementazione. Quel che però sin d’ora può
considerarsi un risultato è una diffusa presa d’atto, quantomeno a livello europeo,
della necessità di regolare la sin qui incontrastata leadership economica e
regolatoria dei giganti del web.
3. Deregulation, self-regulation, co-regulation
Da qui, il dibattito sulla regolazione è più vivo che mai: è stato osservato che
la prospettiva teubneriana delle “costituzioni civili” , cioè di sistemi
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costituzionali generati dal basso, per l’era digitale «segnerebbe la definitiva
vittoria dei soggetti economici attualmente dominanti, sottomettendo ad essi la
tutela dei diritti fondamentali e delle libertà degli utenti. Almeno in tutti i casi in
cui tali diritti e libertà non siano incorporati entro una logica di mercato. È una
prospettiva auspicabile? È un esito inevitabile? Si può affidare a Google il futuro
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dei diritti politici, civili e sociali nel modo virtuale del cyberspazio?» .
Effettivamente, come si è detto, queste regole private definiscono i confini del
Cyber-spazio, atteggiandosi alla stregua di norme fondamentali, costituzionali in
senso appunto teubneriano , che gli utenti della rete non possono che accettare,
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legislative acts del 21 aprile 2021, disponibile al seguente link: https://tinyurl.com/mt74jufv.
24 Si affermano teorie che vedono nel Global Administrative Law lo strumento principe della
regolazione su scala globale delle grandi piattaforme digitali. Pare interessante, in una logica di
superamento della dicotomia pubblico-privato, la proposta di applicare alcuni princìpi tipici del diritto
pubblico (trasparenza, motivazione, imparzialità et alia) agli Online Giants, avanzata da FISCHMAN-
AFORI, Taking Global Administrative Law One Step Ahead: Online Giants and the Digital Democratic Sphere,
in corso di pubblicazione in Int. J. Const. L., 2021 e attualmente disponibile all’indirizzo
https://ssrn.com/abstract=3874915. Cfr. anche CREMONA, La responsabilità sociale delle grandi piattaforme
digitali, in PAJNO - VIOLANTE (a cura di), Biopolitica, pandemia e democrazia. Rule of law nella società
digitale, III, Pandemia e tecnologie. L’impatto su processi, scuola e medicina, Bologna, 2021, 77-82.
25 Nel pensiero di TEUBNER, infatti, questi processi di auto-regolazione accoppiano
strutturalmente il diritto globale con la strutturazione dei sotto-sistemi sociali determinando
l’insorgenza di costituzioni civili (o societarie). Non è però in termini di indifferenza giuridica, sorta
di costituzionalismo c.d. “irenico”, che si declina il pensiero dell’Autore. Cfr. PRANDINI - TEUBNER,
Costituzioni societarie: politica e diritto oltre lo Stato, Milano, 2011, passim; GOLIA JR, Costituzionalismo
sociale (teoria del), in Dig., Disc. pubbl., aggiornamento 2017, 217 ss.
26 AZZARITI, Internet e Costituzione, in Costituzionalismo.it, 2011, fasc. 2, 3.
27 Cfr. PRANDINI, La “costituzione” del diritto nell’epoca della globalizzazione. Struttura della società-
mondo e cultura del diritto nell’opera di Gunther Teubner, disponibile all’indirizzo
https://tinyurl.com/3mjfff76.
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