Page 13 - Riccardo Tonelli - Regolarità contributiva, tutela dei lavoratori e nuovi strumenti digitali di controllo delle imprese - IANUS: Diritto e Finanza - Quaderni 2023
P. 13

IANUS - Quaderni 2023                                        ISSN 1974-9805




               presumere che molti soggetti non tenuti a ottenere la certificazione tramite i
               portali  istituzionali  online  accettino  i  documenti  presentati  direttamente
               dall’impresa o dagli intermediari della stessa .
                                                         34
                  In terzo luogo, uno dei maggiori problemi che – oramai da un decennio – si
               riscontra nella prassi applicativa del Dol riguarda il fenomeno delle indebite
                             35
               compensazioni . Tale pratica viene realizzata in sede di presentazione della
               delega  di  pagamento  dei  contributi,  tramite  il  modello  F24 ,  portando  in
                                                                           36
               compensazione un debito contributivo con un credito di altra natura (spesso un
               credito IVA) inesistente o non spettante . Il problema sorge dal momento che
                                                     37
               il sistema informatico di pagamento dei modelli F24 – gestito dall’Agenzia delle
               entrate – non prevede, attualmente, una schermatura automatica che consenta
               di rilevare e bloccare il saldo del debito in caso di crediti fittizi . Il fenomeno
                                                                            38
               delle false compensazioni determina altresì un grave danno per la collettività:
               nel caso in cui non sia rilevato il carattere fittizio o irregolare del credito, infatti,
               il versamento in favore degli Enti previdenziali a saldo del debito contributivo
               viene comunque effettuato, il che determina una perdita economica per l’erario.
                  La  problematica  di  assoluto  maggior  rilievo  che  si  rinviene  in  sede
               applicativa rispetto al Dol attiene all’aspetto temporale, ovvero al periodo di


                  34   Ciò  può  avvenire  o  modificando  direttamente  il  file  generato  dal  sistema  informatico  o
               intervenendo sul documento in formato cartaceo.
                  35  Segnala il problema: BUOSO, Funzioni e problemi legati al DURC, cit., 531-532. Sul punto cfr.
               altresì: CAPASSO, L’estinzione delle obbligazioni contributive attraverso l’utilizzo di crediti fiscali: approdi
               giurisprudenziali e prospettive problematiche, in Informazione Previdenziale, n. 1-2/2021, 1 ss.; LILLA,
               SAPORITO, Lotta alle frodi grazie all’algoritmo, in Economia & Management, n. 1/2020, 89.
                  36   Si  tratta  del  modello  di  pagamento  unificato  attraverso  cui  il  contribuente  effettua  con
               un’unica operazione il pagamento delle somme dovute allo Stato a titolo di tributo, contributo e/o
               premio.
                  37  La normativa di riferimento in materia di compensazione tra crediti e debiti sussistenti nei
               confronti di enti pubblici è prevista all’art. 17 del d.lgs. n. 241/1997. Si noti che, nonostante non sia
               espressamente previsto dalla norma, la giurisprudenza (cfr. per tutte: Cass. pen., 8 gennaio 2021, n.
               389)  ammette  due  tipi  di  compensazione:  “verticale”,  ovvero  relativa  a  crediti  sorti  in  periodi
               precedenti con debiti della stessa natura, e “orizzontale”, ovvero relativa a debiti e crediti facenti
               capo a diversi enti pubblici (Erario, INPS, INAIL ecc.). A tal riguardo, un’importante modifica
               nella disciplina della compensazione è stata realizzata con l’art. 1 del d.l. n. 124/2019 (convertito
               con modificazioni dalla l. n. 157/2019, che ha  modificato l’art. 8 della l. n. 212/2000) che  ha
               eliminato la possibilità di procedere all’accollo tributario in sede di compensazione, vale a dire il
               saldo del debito contributivo gravante sull’accollatario tramite il credito dell’accollante. Un’altra
               ipotesi di compensazione, diversa rispetto alla compensazione ex art. 17 del d.lgs. n. 241/1997, è
               prevista all’art. 13-bis, co. 5, d.l. n. 52/2012 (convertito con modificazioni dalla l. n. 94/2012) e
               riguarda soltanto il caso di crediti certificati: tale istituto non ha però conosciuto una significativa
               applicazione. Sul punto, cfr.: CAPASSO, L’estinzione delle obbligazioni contributive attraverso l’utilizzo di
               crediti fiscali, cit., 3.
                  38  A tal riguardo, deve essere segnalato un recente indirizzo giurisprudenziale che sembra negare
               in  radice  la  possibilità  di  procedere  alle  compensazioni  tra  crediti  di  natura  fiscale  e  debiti
               contributivi  (anche  se  facenti  capo  al  medesimo  soggetto)  nonché  tra  obbligazioni  contributive
               riferibili a soggetti differenti. Cfr., tra gli altri: T. Brescia, ord., 22 febbraio 2022, n. 1251; T. Milano,
               19 ottobre 2021, n. 2207; Corte App. Milano, 6 maggio 2021.


                                                   155
   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18